All’O.d.G. arriva l’elenco delle razze e colorazioni iscritte al Campionato Italiano.
È consuetudine che il Comitato Organizzatore (C.O.), una volta chiuse le iscrizioni e fatto l’elenco degli animali che saranno esposti ad un Campionato Italiano, mandi tale elenco al segretario dell’Ordine, Focardi, perché sia possibile distribuire i soggetti ingabbiati fra i giudici. Naturalmente tale elenco non comprende il nome degli espositori.

Come ogni anno, purtroppo, esiste il problema delle colorazioni!

Ma è mai possibile che un allevatore che alleva i propri soggetti per partecipare a dei concorsi dove si valuta e si gareggia in base a caratteristiche morfologiche stabilite da uno Standard di razza, non conosca la giusta denominazione della colorazione che alleva, a volte addirittura della razza, oppure, come accade in molte mostre minori, addirittura porti soggetti di cui non ha la più pallida idea di che colorazione siano?
Anche in questa edizione, purtroppo sfortunata, dei Campionati, ho notato, dall’elenco dei soggetti che avrebbero dovuto partecipare, diversi errori. Questi errori si possono dividere in tre grandi categorie:

la prima, meno grave di tutte, è quella in cui l’espositore eccede in competenza, cioè non fa un errore per mancanza di conoscenza ma anzi per un eccesso di zelo. Un esempio di questo tipo di errore si riscontra nella razza O-Shamo e Chu-Shamo: alcuni allevatori iscrivono i propri soggetti con colorazioni che si richiamano a quelle presenti nel paese d’origine, il Giappone.
Ora, questo è sinonimo di conoscenza e passione per la razza, ma nel nostro Standard tali colorazioni non sono contemplate, non sono riconosciute e quindi nemmeno descritte. Fortunatamente, nel panorama avicolo di razza del nostro paese, esistono delle punte di eccellenza per alcune razze, poche a dire il vero, e una di queste è sicuramente lo Shamo. Per questa razza il livello dei soggetti allevati ed esposti nelle mostre italiane è sicuramente in media molto buono, con allevatori che allevano questa razza con passione, competenza e continuità, requisiti essenziali per poter fare una giusta selezione.
Anni fa, quando in Italia la collaborazione fra i migliori allevatori di Shamo e il C.T.S. portò, per primi in Europa, alla divisione delle due categorie, O-Shamo e Chu-Shamo, si accennò anche alla denominazione delle colorazioni e Focardi presentò allora un lavoro in tal proposito, ma tutto si è fermato lì; il Club dei Combattenti e gli allevatori avrebbero dovuto continuare il discorso, se lo avessero ritenuto importante per la razza, e c’è ancora tempo per farlo, ma per il momento queste esotiche colorazioni non sono riconosciute.
Si dice che nello Shamo la colorazione ha poca importanza; giusto: in teoria quindi la denominazione della colorazione potrebbe essere lasciata alla discrezione dell’espositore. Ma allora, in questa razza, si deve abolire la proclamazione dei Campioni di Colorazione?
Il che potrebbe essere un’idea, ma per il momento le colorazioni devono essere quelle descritte nel nostro Standard (addirittura è stato iscritto in cat. “Famglie” un gruppo di Chu-Shamo con due colorazioni diverse; questo, attualmente, avrebbe portato alla squalifica del gruppo in quanto una “famiglia” deve essere formata da soggetti della stessa razza e colorazione. Per quanto mi riguarda, posso essere d’accordo sul fare un’eccezione per lo Shamo, ma la cosa necessita di una discussione e di una approvazione).
Forza allevatori di questo magnifico combattente! Il C.T.S. è qui pronto a recepire e discutere ogni vostra proposta e a trovare, insieme, una soluzione (non sarebbe male nemmeno resuscitare il Club, ma questa volta facendo sul serio!!!).

Altra categoria di errori è quella derivante, al contrario, dalla superficialità: è il caso di colorazioni non del tutto errate, ma che comunque non corrispondono alla denominazione ufficiale.
Per esempio, ingabbiare i nostri soggetti come Dorata o Argentata nella razza Sebright invece che Oro orlata nero o Argento orlata nero, denota ‘solo’ una mancanza di precisione e il non rispetto della terminologia ufficiale, ma resta ugualmente un errore.
Tutti sanno (o meglio: tutti “dovremmo” sapere) che nella Sebright non esistono le colorazioni Dorata ed Argentata ma che con questi termini molto probabilmente l’allevatore intendeva la Oro orlata nero o la Argento orlata nero; in ogni caso, non ci si può affidare ad una interpretazione delle reali intenzioni dell’allevatore: la terminologia ufficiale c’è, e deve essere utilizzata correttamente.
In altre specie, come nel campo ornitologico o alle mostre canine, un errore del genere determina automaticamente la squalifica e la non valutazione del soggetto; da noi invece, per venire incontro agli allevatori, si corregge la colorazione sul cartellino e si giudica: ma non è giusto!! Anche perché, e tanti casi ce lo confermano, spesso l’anno successivo non si rimedia iscrivendo quegli stessi soggetti con la giusta denominazione, ma si continua beatamente nell’errore: tanto vengono giudicati ugualmente!
Gli esempi di questo genere si sprecano: Bianco nera invece cha Argento fiocchi neri, Frumento invece che Dorata frumento, Mogano invece che Rosso mogano, Dorata invece che Bruno dorata, senza dimenticare le mitiche Ermellinata o Inversa, denominazioni non più usate da 15 anni ma che ogni tanto ricompaiono per indicare la Bianco columbia e la Perniciata maglie nere.

Ultima grande categoria è quella che raggruppa gli errori più grossolani e gravi: colorazioni inesistenti o addirittura assolutamente ignorate, a volte sbagli addirittura nella razza.
Vorrei sapere come questi allevatori hanno potuto fare la più elementare delle selezioni: scegliere quali animali portare in mostra, senza avere la più pallida idea di come debbano essere!!
Fortunatamente questa categoria è rara ai Campionati Italiani (questi sedicenti allevatori hanno il buon gusto di non parteciparvi) ma si riscontra ancora nelle mostre minori. La scusa classica è: li ho presi a Wasserburger (come dire che, essendo tedeschi, devono essere per forza dei campioni), era un bellissimo gruppo, non so proprio di che colore sono ma mi sono piaciuti tanto! È il giudice che lo deve sapere!.

Ma scherziamo! È bene tener conto che spesso sono solo incroci o il peggio del peggio che i commercianti tedeschi sono riusciti a procurarsi andando a cercare gli scarti degli allevatori.

Per ultimo vorrei spendere due parole sui soggetti ingabbiati con la giusta terminologia ma che non rientrano in una razza o colorazione riconosciuta dallo Standard Italiano delle Razze Avicole.
Per prima cosa, se non ci sono nello Standard o negli aggiornamenti del C.T.S. pubblicati sul Notiziario, mi chiedo dove si siano letti lo standard di razza per fare una pur minima selezione: su Standard stranieri? Ho i miei dubbi.
In secondo luogo, non essendo presenti nello Standard Italiano, si sa – si dovrebbe sapere – che non possono, per regolamento, essere giudicati, e il giudice ha l’obbligo di attenersi a questa norma.
Terzo, è da quando è stato istituito che il C.T.S., in ogni modo e con ogni mezzo, invita gli allevatori che cominciano ad allevare una razza o una colorazione non presente sul nostro Standard a segnalarlo, così da ottenere, in breve tempo – e ci sono esempi anche su gli ultimi notiziari – il riconoscimento ufficiale e la pubblicazione in italiano nello Standard, così che non ci siano più problemi.
È cosi difficile? Per razze o colorazioni non presenti in nessuno standard di paesi aderenti all’E.E. la procedura è un po’ più complicata, ma non troppo: è stabilita a livello europeo, e il C.T.S. è sempre disponibile a dare una mano e a fornire l’apporto tecnico richiesto per il riconoscimento.
Lo Standard Italiano esiste dal 1996, il C.T.S. è stato istituito nello stesso anno, e mai fino ad ora è stata richiesta in Italia tale procedura per riconoscere una nuova razza o colorazione.
Per esempio, è da diversi anni che vengono esposti, da un allevatore appassionato di faraone, soggetti in una colorazione di sua creazione, non presente in nessuno Standard europeo. Bene, ottima iniziativa! Ma se questo allevatore non richiede il riconoscimento seguendo l’iter e fornendo al C.T.S. una bozza di Standard si troverà inesorabilmente sui cartellini di giudizio un “NV” (colorazione non riconosciuta). È un peccato: il tempo passa e una colorazione che avrebbe potuto essere la prima colorazione creata in Italia continua a non essere nemmeno valutata.
Certo, lo Standard, visto che l’ha creata, dovrà essere compilato da lui; il C.T.S.. potrà solo dare suggerimenti e fornire il suo apporto tecnico.
Questo discorso è valido anche per razze italiane che vengono allevate ma che non sono ancora riconosciute dallo Standard Italiano.

Di seguito riporto l’elenco delle razze e colorazioni che formavano il precatalogo dei XII Campionati di Avicoltura, per rendere note le razze che avremmo potuto vedere e che purtroppo non abbiamo visto e il numero di soggetti iscritti, nonché per segnalare agli allevatori gli errori riscontrati.

Tacchini
Denominazione Colorazione Note
Tacchini Rosso
Blu
Nero d’Italia
Crollwitzer
Narragansett
Faraone
Denominazione Colorazione Note
Faraone Azzurra lo Standard la definisce Azzurra Ghigi
Isabella pastello Non è riconosciuta
Paonata
Sabbia Corallo Non è riconosciuta
Celeste Non è riconosciuta
Oche
Denominazione Colorazione Note
Oca di Tolosa Grigia
Oca del Danubio Bianca
Oca Cignoide Cenerina
Anatre
Denominazione Colorazione Note
Anatra Muta di Barberia Brown lo Standard riconosce la bruno pezzata e selvatica bruna
Anatra Pechino Tedesca Bianca
Anatra Ciuffata Bianca
Anatra Cayuga Nera
Anatra Corritrice Indiana Pezzata lo Standard riconosce due tipi di pezzate: di quale si tratta?
Selvatica
Bianca
Nera
Polli
Denominazione Colorazione Note
O-Shamo Goshiki Non è riconosciuta
Shojo Non è riconosciuta
Kisasa Non è riconosciuta
Akasasa Non è riconosciuta
Nero
Rosso Cenere Non è riconosciuta
Frumento
Argentata È improbabile che esista
Chu-Shamo Goshiki Non è riconosciuta
Akasasa Non è riconosciuta
Comb. Indiano Fagianato
Giubileo
Sumatra Nera
Brahma Bianco Columbia
Orpington Nera
Blu Orlata
Fulva
Fulva Orlata Nera
Australorp Nera
Bianca
Plymouth Rocks Barrata
Amrocks Barrata
Sussex Bianco Columbia
Wyandotte Argento Orlata Nero
Barneveld Oro Orlo Bruno La giusta denominazione è bruna doppia orlatura nera
Rhode Island Mogano Rosso Mogano
New Hampshire Bruno Dorata
Delaware Bianco Columbia Barrata
Dominicana Sparviero
Collo Nudo Nera
Sulmtal Frumento Dorata Frumento
Vorwerk Rosso nera
Marans Nera Siamo sicuri che non sia la più diffusa nero ramata?
Spagnola Nera Faccia Bianca Nera
Andalusa Blu Orlata
Valdarno Nera
Ancona Nera Picchiettata Bianco
Italiana Perniciata Blu
Livorno Bianca
Blu
Nera
Fulva
Barrata
Collo Argento
Collo Oro
Collo Arancio
Pile
Padovana Argento Orlata Nera
Camoscio Orlata Bianca
Oro Orlata Nera
Blu
Bianca
Nera
Olandese Ciuffata Nera Ciuffo Bianco
Sparviero Ciuffo di che colore?
Sultano Bianca
Polverara Nera
Bianca
Siciliana Bianca
Collo Oro
Moroseta Bianca
Fulva
Perniciata Argento Grigio argento
Gabbiano Frisia Orientale Quale colorazione?
Amburgo Bianco Nera Argento fiocchi neri
Barbuta Di Turingia Perniciata Perniciata ruggine
Ko Shamo Dorato Frumento
Frumento Esiste solo la dorata frumento!
Comb. Indiano Nano Fagianato
Fagianato Blu
Blu Non è riconosciuta
Comb. Inglese Antico Nano Frumento
Comb. Inglese Moderno Nano Collo Argento
Collo Oro
Betulla Oro È sostituita dal petto arancio
Argentata Non è riconosciuta
Sumatra Nana Nera
Ohiki Collo Oro
Phoenix Nana Collo Oro
Cocincina Nana Nera
Bianca
Fulva
Oro Orlata Nera
Nera Picchiettata Bianco
Nera Orlo Oro Colorazione mai vista!
Grigio Perla
Frumento Argento
Betulla
Cocincina Riccia Nana Nera
Bianca
Brahma Nana Fulvo Columbia
Plymouth Rocks Nana Barrata
Sussex Nana Bianco Columbia
Faverolles Nana Salmonata
Wyandotte Nana Barrata
Argento Oralta Nero
Perniciata Argento La giusta denominazione è perniciata argento maglie nere
Perniciata Argento Maglie Nere
Barneveld Nana Doppio Orlo Nero bruna doppia orlatura nera
New Hampshire Nana Dorata Non è riconosciuta, forse si intende bruno dorata?
Spagnola Nera Faccia Bianca Nana Nera
Andalusa Nana Blu Meglio blu orlata
Livorno Nana Fulva
Dorata
Collo Oro
Collo Arancio
Padovana Nana Nera
Padovana Riccia Nana Camoscio Orlo Bianco
Olandese con Ciuffo Nana Bianca Ciuffo Bianco
Nera Ciuffo Bianco
Moroseta Nana Bianca
Selvatica
Moroseta con Barba Nana Bianca
Siamese Bianca Giusta denominazione siamese nana
Amburgo Nana Bianca Pagliettata Nera
Bantam BBB
Blu
Fulva
Collo Oro
Collo Arancio
Barbuta D’Anversa Grigio Perla
Nera
Nera Picchiettata Bianco
Quaglia
Barbuta di Watermael Quaglia Argento
Sebright Oro Orlata Nero
Argento Orlata Nero
Limone Orlata Nero
Dorata Non è riconosciuta!
Argentata Non è riconosciuta!
Nagasaki Bianca Coda Nera
Fulva Coda Nera
Nero Argento
Nagasaki Riccia Nera
Pictave Collo Oro
Olandese Nana Grigio Perla
Collo Oro
Collo Argento
Quaglia

Quando si fa il catalogo, si stabilisce l’ordine di ingabbio e si compilano i “Cartellini giudizio”, il Comitato Organizzatore si basa sulle indicazioni che noi espositori gli diamo. Se ci sono soggetti iscritti in categorie sbagliate o con denominazioni errate, il lavoro immenso di pochi volenterosi va sprecato e ne va della buona riuscita della manifestazione.
Per fare un esempio pratico riferito a questo particolare caso dei Campionati: tutti dovrebbero sapere che nell’ambito della stessa razza si ingabbiano le singole colorazioni una dopo l’altra, prima i maschi e poi le femmine, prima la classe “A” poi la classe “B”. Per tornare all’esempio della Sebright, ci saremmo trovati le Oro orlate nero in due gruppi distinti e non insieme; la stessa cosa sarebbe successa per le Argento orlate nero sparse un po’ qua e un po’ là, con quattro denominazioni diverse sul catalogo mostra e con i cartellini delle colorazioni errate corretti (senza contare che da regolamento questi soggetti non andrebbero giudicati).
Tutto per una superficialità e non attenzione di un paio di espositori.
Vi ricordo che il Comitato Organizzatore non è tenuto a conoscere le colorazioni, non ha il tempo per contattare tutti gli allevatori che inviano “chede ingabbio” errate o richiederebbero chiarificazioni e inoltre, sempre nel caso specifico, chi ci dice che quell’espositore non abbia invece intenzione veramente di esporre Sebright dorate o argentate?
Non me ne vogliano i due allevatori che non conosco e che ho preso solo ad esempio per cercare di fare un po’ di chiarezza su questo problema che immancabilmente si ripresenta ad ogni manifestazione, vi posso assicurare che gli esempi potevano essere numerosissimi.
Quindi per concludere chiedo una maggiore precisione nella compilazione della “Scheda Ingabbio”, un occhio in più allo Standard, e se avete dubbi rivolgetevi ad un giudice, ad un allevatore più esperto o meglio ancora, direttamente al C.T.S..
Troppo spesso alcuni nostri soci non hanno ben chiari quelli che sono i due capisaldi del nostro hobby: STANDARD e SELEZIONE.
Noi siamo qui per aiutare chi ne vuole sapere di più.

Il Presidente O.d.G.
Marco Galeazzi