Lessico
Alessandria d'Egitto
In greco Alexándreia, in latino Alexandria. Fondata nel 332-331 aC da Alessandro Magno, che voleva farne un centro cosmopolita in cui s'incontrassero le correnti culturali ed economiche del suo impero, divenne la capitale dell'Egitto sotto i Tolomei.
Passata sotto il dominio romano all'epoca di Augusto, la città ospitò il governatore della nuova provincia imperiale d'Egitto e restò, sino a quando fu sostituita da Costantinopoli nel IV secolo, la principale città dell'impero, fulcro del traffico per il rifornimento del grano a Roma.
Occupata da Cosroe II di Persia, che dopo un lungo assedio la conquistò nel 619, fu ripresa da Eraclio, ma nel 642 cadde sotto il dominio degli Arabi. Questi se ne servirono come base navale, mentre il centro della vita politica egiziana si spostava a sud del delta del Nilo, nella zona in cui era stata dislocata la capitale.
Coinvolta nel sec. VIII nella contesa tra Omayyadi e Abbasidi, Alessandria cadde nel secolo successivo sotto il controllo di predoni musulmani venuti dalla Spagna. Durante le Crociate fu attaccata dai Normanni di Sicilia nel 1155 e nel 1173 e dovette subire l'assedio di Amalrico, re di Gerusalemme (1166).
La sua decadenza, cominciata già sotto l'Impero romano, si accentuò ulteriormente nel periodo della dominazione musulmana, in cui furono distrutti quasi tutti i monumenti che l'avevano resa celebre nell'antichità. Il commercio alessandrino conobbe tuttavia ancora momenti di ripresa grazie soprattutto a Pisani, Genovesi e Veneziani che nel suo porto imbarcavano i prodotti provenienti dall'Oriente attraverso il Mar Rosso e il Nilo, e che ad Alessandria lasciavano armi e schiavi della regione balcanica.
Nei sec. XIV e XV Alessandria era il centro più importante di distribuzione delle spezie in Europa, ma la successiva scoperta della via per il Capo di Buona Speranza, offrendo ai Veneziani la possibilità di acquistare le spezie a condizioni più vantaggiose tramite i Portoghesi, danneggiò il commercio alessandrino.
Nel 1516 la città era stata occupata dai Turchi ai quali fu tolta solo nel 1798 da Napoleone, quando essa si era ormai del tutto ridotta a centro secondario. Dopo una temporanea occupazione inglese, Alessandria passava nel 1802 sotto il dominio di Muhammad Ali che le imprimeva un forte impulso di ripresa.
L'importanza di Alessandria andò via via aumentando per tutto il sec. XIX ponendo le premesse della sua odierna prosperità. Nel 1882, quando gli Inglesi intervennero contro la rivolta nazionalista di Arabi Pasciá, Alessandria fu bombardata dalla flotta britannica e passò poi con tutto il Paese sotto il controllo della Gran Bretagna. Importante base navale durante la I e la II guerra mondiale, fu ripetutamente bombardata dalle forze italiane e tedesche che sembrarono essere sul punto di conquistarla durante la spedizione in Cirenaica (primavera 1942).
Alessandria
Nome di alcune città fondate da Alessandro Magno o in suo onore: A. di Isso (o A. la Piccola), oggi Alessandretta, in Turchia; A. d'Egitto, A. nella Margiana, presso la città di Mary (antica Merv), nel Turkmenistan; A. degli Arî, oggi Herat, e A. di Aracosia, oggi Kandahar, in Afghanistan; A. al Caucaso, poco a N dell'odierna Kabul, in Afghanistan; A. Escata, all'estremo confine nord-orientale dell'impero di Alessandro, sulla destra del fiume Syrdarja, oggi Hodzent, nel Tagikistan; A. Bucefala, sulla destra del fiume Chenab, a S dell'odierna Rawalpindi, in Pakistan; A., sul fiume Indo, presso l'odierna Khanpur, in Pakistan; A., a ovest del delta dell'Indo, sul Mar Arabico; A. nella Carmania, a nord dello stretto di Hormuz, in Iran; A. al Tigri, o di Susiana, presso la foce del fiume Tigri; A. Troade, nei pressi dell'antica Troia, fondata nel 310 aC da Antigono, generale di Alessandro Magno, col nome di Antigoneia, fu successivamente chiamata A. da Lisimaco, altro generale di Alessandro. Importante soprattutto in età romana, i suoi resti (mura, terme, acquedotti) si trovano presso l'odierna Eski Stambul.