Lessico
Cotogno
Cydonia vulgaris
Dall'aggettivo latino cotoneum, probabilmente dal greco kydonion, cretese. Il cotogno o melo cotogno - Cydonia vulgaris - appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è originario dell'Asia occidentale, dove cresce spontaneo.
In Europa la Cydonia vulgaris è nota fin dall'antichità e viene tuttora coltivata nelle regioni con clima non troppo rigido. In tempi lontani la mela cotogna serviva da medicinale contro le infiammazioni delle mucose: i Romani, che apprezzavano e usavano molto tale frutto, ne estesero la coltivazione nelle regioni nordiche.
Di solito la pianta selvatica ha portamento cespuglioso; quella coltivata è un piccolo albero alto fino a ca. 8 m, con tronco piuttosto contorto, foglie intere, ellittiche, pelose sulla pagina inferiore, e fiori assai grandi, bianchi, con sfumature rosate, che sbocciano in marzo-aprile.
Il frutto (cotogna o mela cotogna), un pomo costato a forma di mela o di pera, a maturità è giallognolo, lanuginoso, con polpa dura e stopposa, di odore aromatico assai gradevole e sapore aspro, per cui non si consuma crudo ma viene utilizzato per confezionare marmellate (cotognate). I semi contengono un olio grasso (olio di cotogna) e una forte quantità di mucillagine; il legno, duro, compatto e di bell'aspetto, si usa per lavori di ebanisteria.
Il cotogno si moltiplica per via vegetativa; la riproduzione per seme si attua quando le piante sono destinate a servire da portainnesto per meli e peri, ai quali conferisce maggior resistenza al freddo e ne aumenta il periodo produttivo.
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