di Fabrizio Focardi

Siciliana

Sono appena tornato dal mio viaggio in Sicilia e voglio iniziare questo mio “reportage” con un grandissimo “grazie!” a tutti gli amici che ho incontrato e che hanno fatto a gara per rendere il mio soggiorno indimenticabile.
Non è stato un soggiorno “turistico”, e proprio questo mi ha permesso di scoprire quella terra meravigliosa fuori dai circuiti classici: questo mi ha fatto incontrare panorami inediti mozzafiato e casali con testimonianze romane, come forni, vasche di raccolta delle acque piovane o di spremitura delle uve.
Qui ho gustato, al lume di candela, il miglior pollo con patate della mia vita, in un’atmosfera che non pensavo fosse ancora possibile sperimentare di questi tempi.
È stato un soggiorno di studio su una delle nostre meravigliose razze: la Siciliana. Ma facciamo un passo indietro e cominciamo dall’inizio.

Ai tempi dell’ANSAv (1989) non esisteva un vero libro standard, neanche per le nostre razze, ma solo dei fogli ciclostilati con standard morfologico e una lista di colorazioni che non so da dove fossero state tratte.
Quello relativo alla Siciliana riportava, a proposito delle colorazioni:

« Colorazioni e disegno: le quattro colorazioni ammesse si presentano come nella razza “Livornese”. La loro valutazione è meno rigida considerata la maggiore difficoltà per ottenere creste e tarsi corretti. »

Circolava anche una traduzione dello standard inglese dove la colorazione descritta rispecchiava quella della Collo Oro.
Nella prima edizione dello “Standard Italiano delle Razze Avicole” (1996) le colorazioni erano Arancio Argento, Argentata, Bianca, Dorata, Nera, Selvatica. Ho contribuito anch’io a questo standard, ma evidentemente si era tirato un po’ ad indovinare in quanto al tempo si trattava di una razza per molti – me compreso – quasi sconosciuta. Nel 2006 il CTS revisionò lo standard e riconobbe le colorazioni Bianca, Collo Oro e Nera. Successivamente, nel 2007, fu riconosciuta anche la Blu.
Non erano molti i soggetti che avevo modo di vedere alle esposizioni, ma mi accorgevo che, quasi sempre, l’intensità dei colori variava da soggetto a soggetto.
Più recentemente tramite internet ho avuto modo di visionare un maggior numero di soggetti, anche se solo in foto, che alcuni allevatori siciliani mi inviavano.

Differenza intensità del colore di fondo

SicilianaAnche in questi soggetti le tonalità, sia nei galli che nelle galline, non erano uguali: alcuni più chiari, altri più scuri.
La mia impressione era che in quasi tutti gli allevamenti esistessero, oltre ai soggetti Collo Oro, anche un certo numero di soggetti Perniciati, o una via di mezzo.
Il dialogo con gli allevatori siciliani si è fatto via via più fitto, e, accertato il loro grande interesse per questa razza, ho pregato qualcuno di tenermi informato su questa caratteristica anche controllando il piumino dei pulcini per poi confrontarlo, in età adulta, con l’intensità del mantello.
È nata un’ottima collaborazione ed insieme abbiamo deciso di approfondire la questione per evitare che si mettesse in atto una selezione che avrebbe portato a preferire, magari per una migliore morfologia, soggetti non della giusta colorazione.
Voglio a questo punto ricordare, ancora una volta, che la differenza fra le due colorazioni consiste solo nell’intensità dei colori di fondo: più intensi nella Perniciata, sia nel gallo che nella gallina, più tenui nella Collo Oro. Purtroppo nella gallina il problema spesso è aggravato dalla presenza della famosa pepatura.
Erroneamente molti credono che nella Perniciata la pepatura generi strani addensamenti fino a creare un disegno: niente di più sbagliato. Ecco come è richiesta questa caratteristica:

Perniciata: bruno grigiasto con pepatura nera distribuita il più regolarmente possibile e rachide chiaro.
Fra i difetti gravi: pepatura grossolana o che si addensa formando macchie o disegno.
Collo Oro: bruno dorato con fine pepatura nera regolarmente distribuita.
Fra i difetti gravi: pepatura troppo grossolana o a maglie.

La differenza non sta quindi nella distribuzione – che deve essere in ambedue i casi omogenea – , ma soprattutto nel colore di fondo del mantello. Personalmente, pur avvertendo l’allevatore sul cartellino, sono molto tollerante nel valutare la distribuzione della pepatura: se il predicato finale è basso lo sarà per ben altre ragioni.
La possibilità di valutare la colorazione basandosi sui soggetti esistenti nell’Italia centro/nord era minima, data la scarsità e spesso mediocre qualità dei soggetti presentati alle mostre.
Così, intorno all’inizio dell’anno, cominciai a parlare di una visita nella terra di origine, divenuta poi realtà con la mia partenza l’11 novembre 2009. Sono rimasto cinque giorni, tutti dedicati alla Siciliana, con solo qualche divagazione per qualche valutazione di altre razze: tre giorni per visitare gli allevamenti e valutare la colorazione e morfologia dei soggetti presenti.

Domenica giornata di studio a casa di un allevatore. La giornata di studio si è svolta quasi completamente nei pollai.
L’allevatore ci aveva riservato anche una sorpresa: la visita ad un “vicino” – una persona di poche parole che incuteva quasi soggezione, ma che dopo, vista la nostra discrezione, raccomandataci precedentemente dall’amico Peppe, si è rivelato molto disponibile – proprietario di un giardino “old style” splendido, lasciato un po’ a se stesso, ma proprio per questo ancora più affascinante; il suo “hobby” è da sempre la preservazione di razze date per estinte o quasi – cervo siciliano o il bellissimo Cirneco dell’Etna – oltre ad un bel gruppo consistente di Siciliana.
Ci siamo limitati ad osservarle mentre razzolavano. Alla mia domanda: da quanto tempo ha questi polli?, la sua risposta è stata: da sempre. Delle galline non abbiamo potuto osservare il colore di fondo, alcune erano nerastre, ma altre molto chiare. I galli invece erano quasi tutti chiaramente della colorazione Collo Oro.
Intorno ad una tavola abbiamo tirato le conclusioni: tutti eravamo convinti che la colorazione originale fosse la Collo Oro. Abbiamo pertanto programmato una selezione di miglioramento.
Sono ripartito contento, sicuro che il destino della Sicilana è in buone mani.
Negli allevatori ho trovato un grande entusiasmo ed una rara voglia di collaborare, che indubbiamente li aiuterà nel loro lavoro.

SicilianaQuest’anno la Siciliana è anche stata presentata ad Hannover per il riconoscimento ufficiale in Germania. Un passo importante per la nostra razza, anche se le cose non sono andate propriamente come avrebbero dovuto, almeno per il momento.
I soliti “non informati” hanno preferito, invece di contattarmi, trarre e diffondere facili ed affrettate conclusioni, ovviamente denigratorie e oltretutto sbagliate, con gratuite insinuazioni del genere “basta la traduzione del cartellino tedesco per far cambiare opinione a noi italiani”: forse questo vale per la persona che l’ha detto, non per il CTS; oppure “povere razze italiane in che mani sono”: dai risultati che tutti possono appurare invece risulta che non sono mai state in mani migliori, almeno fino ad oggi.
Questi signori, invece di coltivare il loro hobby preferito – lo sparlare del lavoro altrui – farebbero meglio, se in possesso delle dovute capacità, ad usare quelle energie per collaborare con i pochi, meglio dire pochissimi, che si danno da fare.
Ma lasciamoli bollire nel loro brodo, forse è meglio!

Ma allora cosa è successo ad Hannover?
Ho continui contatti col club tedesco e già l’anno passato, in occasione della nazionale di Erfurt, ho avuto modo di vedere in una sezione non aperta al pubblico una prima presentazione di un gruppo di polli di questa razza, alla presenza di alcuni allevatori.
In quell’occasione fui anche informato di una imminente richiesta di riconoscimento ufficiale che si è concretizzata quest’anno ad Hannover con la presentazione ufficiale della “Siciliana”: sezione “Presentazioni”, 29 soggetti di 3 allevatori, tutti appartenenti al Club.
Già appena aperto il catalogo ho capito subito che qualcosa era andato storto: in pratica le razze erano “due”: Sizilianer (Siciliana, trad.) – 23 soggetti di due allevatori – e Sizilianishe Becherkaemme (Siciliana Cresta a Coppa, trad.) – 6 soggetti di un allevatore.
Anche le colorazioni erano distinte: “Perniciata” (Rebhuhnhalsig) per il primo gruppo e “Collo Oro” (Goldhalsig) per il secondo. Era evidente la diversa iscrizione della razza da parte degli allevatori, della quale il giudice giustamente non aveva tenuto conto, giudicandole tutte come Siciliane. Ma la colorazione?
Erano comunque presenti in ambedue i gruppi soggetti Peniciati troppo chiari e Collo Oro troppo scuri, ma anche alcuni Collo Oro adeguati. Il giudice ha valutato tutti i soggetti come Perniciati (Rebhuhnhalsig), sostituendo manualmente la dicitura, in quelli iscritti come Collo Oro, con Perniciata. Perchè Peniciata (o Collo Perniciato che dir si voglia) e non Collo oro? Non lo so, ma… … facciamo un altro passo indietro.

SicilianaQuando il CTS ratificò il nuovo standard (2006), una copia, tradotta in francese, fu inviata al Comitato Standard Europeo (CSE) e al Club Tedesco della Siciliana.
Dopo un lungo silenzio, solo qualche mese fa mi venne rinviato tradotto in tedesco con due errori: tarsi ardesia al posto di “verde salice” e colorazione Perniciata anziché “Collo Oro”.

Informai immediatamente degli errori il presidente CSE sig. Urs Lochmann.
È bene sapere che è controproducente e molto pericoloso che le due colorazioni siano presenti nella stessa razza: ciò creerebbe negli allevatori solo confusione per la troppa similitudine, tant’è vero che anche in Germania non esistono contemporaneamente in nessuna razza.

Particolare della testa

Torniamo ad Hannover.
La mattina dunque sono arrivato alle gabbie e ho accertato che quello che c’era sul catalogo corrispondeva alla realtà.
Ho chiesto agli allevatori presenti di poter avere un incontro con il giudice che aveva valutato i soggetti, e mi venne presentato, però purtroppo in uno stand lontano dalle Siciliane; pertanto, insieme, decidemmo di incontrarci il mattino successivo alle ore 10.00 davanti alle gabbie.
Alla stessa ora era presente, oltre agli allevatori, anche la presidente del Club, la sig.ra Nuele Mersch. Abbiamo comunque atteso invano perché il giudice non si è fatto vedere e “incavolato” alle 11.30 sono ripartito per Firenze.

In data 11 Settembre 2009 abbiamo inviato al CSE la lettera di protesta che segue, e per conoscenza al presidente del Comitato Tecnico tedesco, al Sig. Jean_Claude Periquet – nostro rappresentante in seno al CSE – e alla presidente del Club tedesco.

« Sono appena tornato dalla Sicilia dove oltre alla calorosissima accoglienza degli allevatori siciliani ho avuto l’opportunità di vedere un buon numero di Siciliane.
È indubbio che sono presenti, come anche Urs Lochmann ha potuto constatare dalle foto che gli ho inviato, le due colorazioni: la “Collo Oro” (Goldhalsig) e la “Perniciata” (Rebhuhnhalsig).
Numericamente la Collo Oro prevale, e, avendo avuto anche la fortuna di visitare vecchi allevatori siciliani che si tramandano ceppi oserei dire autoctoni, di padre in figlio, ho anche accertato che quasi tutti i soggetti erano di questa colorazione.
È pertanto nostra convinzione che la colorazione originale sia la Collo Oro e che la Pernicita sia soltanto il risultato di incroci sbagliati, magari con l’Italiener, avvenuti soprattutto, anche in Italia, per aumentare la mole, punto dolente delle Siciliane oggi esistenti.
Da parte nostra quindi abbiamo iniziato un programma con gli allevatori volto all’eliminazione di tutti quei soggetti in cui la colorazione non sia ben chiara e di effettuazione di una selezione, controllata da me personalmente, per fissare in maniera definitiva la Collo Oro.
Anche ad Hannover erano presenti soggetti delle due colorazioni, ma sono stati iscritti e giudicati tutti come Perniciati, con modifiche apportate ad alcuni cartellini, sembra, direttamente dal giudice.
Anche la Signora Nuele Mersch, Presidente del “Club Tedesco della Siciliana”, è rimasta contrariata da questo arbitrio del CTS tedesco.
Ero presente ad Hannover ed ho cercato un colloquio col giudice che aveva effettuato i giudizi, ma non si è presentato all’appuntamento che avevamo fissato.
Già a suo tempo, quando abbiamo ricevuto lo standard tedesco, facemmo notare che erano presenti due errori: il colore dei tarsi, ardesia invece di verde salice, e la colorazione Perniciata invece di Collo Oro.
Il CTS tedesco invece ha creduto bene, senza consultare il Paese di origine, di mantenere la colorazione Perniciata.
Per quanto sopra, noi chiediamo ufficialmente che la razza Siciliana sia riconosciuta in tutti i Paesi facenti parte dell’E.E. come Siciliana Collo Oro.
Non accetteremo che nello standard europeo venga inserita la colorazione Perniciata, non compatibile, nella stessa razza, con la Collo Oro. »

Il Presidente FIAV
Paolo Ongaretto
Il C.T.S. Fabrizio Focardi

Quando scrivo la trattativa è ancora in corso – i tempi sono lunghi in E.E – e la faccenda verrà comunque discussa nella prossima riunione del CSE che si terrà a Marzo 2010.
Se sarà concessa la mia presenza vedrò di fare il possibile per esserci.