È estremamente importante fare presto dunque ed esprimere la propria opinione motivata, collegandosi al link:
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12486-Sanita-animale-Luoghi-in-cui-e-detenuto-il-bestiame-animali-terrestri-norme-supplementari-_it
Commenti già pronti in merito al progetto di regolamento di esecuzione relativo al disposto degli artt. 86 e 96 Regolamento europeo sulla salute animale 2016/429
Le argomentazioni di seguito contenute tra virgolette possono essere sviluppate ulteriormente oppure anche combinate tra loro facendo solo attenzione a non superare i 4000 caratteri. Nessun commento singolarmente preso è più lungo di questo. Naturalmente nulla vieta che sulla base della lettura dei seguenti commenti Voi creiate qualcosa di Vostro
ESEMPI
“Le previsioni di esenzione dalle prescrizioni inerenti alla registrazione obbligatoria alle condizioni previste, non concernono in alcun modo gli avicoli da cortile allevati in modo hobbistico. In base al Regolamento 426/16, tutti questi animali non possono in alcun caso essere considerati “animali d’affezione”, al contrario di ciò che succede nella realtà dell’allevamento avicolo amatoriale, che non è lucrativo ed assolve importanti funzioni di conservazione del patrimonio storico culturale di una nazione e della biodiversità animale. L’adozione di queste normative in questo ambito non avrà come conseguenza che quella di privare le persone dei benefici psicologici derivanti dalla pratica di un hobby, portando ancor più sull’orlo dell’estinzione specie di uccelli domestici e centinaia di razze selezionate dall’uomo in centinaia di anni senza alcun beneficio sotto il profilo della sicurezza sanitaria”.
OPPURE
“L’allevamento hobbistico di avicoli da cortile non rientra altra le esenzioni previste all’applicazione degli obblighi di registrazione; questo oltre che incomprensibile è sbagliato perché questo tipo di allevamento non è in grado di rappresentare un reale pericolo per la salute animale obbiettivo del regolamento 426/16. I numeri di esemplari presenti all’interno di questi allevamenti sono sempre contenuti e non c’è alcun contatto tra questi allevamenti e/o i locali dove avvengono le esposizioni e gli stabilimenti avicoli commerciali, quindi nessun rischio di trasmissione di patologie. L’adozione di ulteriori ed immotivate misure restrittive non farà che provocare la perdita di un importante settore e di un hobby per migliaia di cittadini dell’Unione Europea”
OPPURE
“L’applicazione della normativa sulla salute animale e la previsione di obblighi di registrazione non giustificati da pericolo, non deve rappresentare un facile pretesto per la, raccolta di dati personali sensibili dei cittadini Europei”
OPPURE
“Lo scopo del regolamento 426/2016, ivi compresi i penetranti obblighi imposti ai detentori di animali, è quello di rappresentare un controllo della diffusione di malattie animali trasmissibili. Tutto ciò che viene previsto in attuazione di questa normativa dovrebbe essere proporzionale al rischio di diffusione di malattie animali espressamente preso in considerazione. Gli allevamenti di avicoli ornamentali non rappresentano un rischio rilevante sotto questo profilo e continuare a colpirli con normative dai risvolti onerosi non farà che condannare a morte queste preziose realtà e restringere ulteriormente i diritti dei Cittadini europei senza una reale ragione”
OPPURE
“Ci devono essere motivi sufficienti per trattare i dati personali di milioni di abitanti dell’UE, e nel caso in questione non ci sono. Questi obblighi di registrazione che avranno ad oggetto milioni di locali destinati alla detenzione hobbistica di avicoli da cortile non sono assolutamente proporzionali al rischio da questi rappresentato sotto il profilo del pericolo di diffusione di malattie animali
OPPURE
Il Regolamento 2016/429 si concentra sul controllo, sulla prevenzione delle malattie animali trasmissibili e sulla salute degli animali. Fino ad ora le norme europee esistenti ed applicabili al settore hobbistico degli avicoli da cortile e per l’ambito rurale, sono state sufficienti a prevenire la diffusione di malattie degli animali. Sotto questo profilo le malattie infettive importanti per gli uccelli sono l’influenza ad alta patogenicità (HPAI) e la malattia di Newcastle (NCD). È assodato che la HPAI si sviluppa principalmente da uccelli selvatici che nulla hanno a che vedere con gli avicoli domestici. Fino a che anche un solo uccello selvatico sarà libero di circolare, ed è auspicabile che ciò avvenga per sempre, vi saranno sempre casi di HPAI, che non è possibile debellare colpendo indiscriminatamente tutti gli allevamenti di uccelli qualsiasi natura essi siano e condannando a morte inutilmente ogni anno milioni di animali. Nuovi obblighi di registrazione non aggiungeranno nulla al controllo, alla prevenzione delle malattie degli animali trasmissibili ed alle tutele già esistenti ma sicuramente faranno in modo che molti allevatori abbandoni o questa passione nella incapacità o nella vera e propria possibilità anche economica di adeguarsi”
OPPURE
“L’obbligo indiscriminato di registrazione non ha alcuna proporzione con il rischio rappresentato dalle piccole realtà di allevamento amatoriale che non rappresentano un pericolo per gli obbiettivi perseguiti dal Regolamento 429/2016”
OPPURE
“La previsione di un indiscriminato obbligo di registrazione per tutti gli allevamenti di uccelli e di avicoli da cortile a prescindere dal numero di animali detenuto e dagli scopi della detenzione, non farà altro che caricare di ulteriore lavoro i Veterinari pubblici, già oberati. Gli allevatori di questi animali sono MILIONI in tutta Europa! Questo si tradurrà immancabilmente in dinieghi aprioristico di autorizzazioni oppure in costi considerevoli imposti agli allevatori a fronte di un rischio pressoché inesistente”
OPPURE
“La maggior parte degli allevatori non vedono la necessità di subordinare il legittimo esercizio del loro hobby a questa nuova imposizione di registrazione ed è facile che, nella impossibilità di effettuare i necessari controlli, essi scelgano di restare nell’ombra, alimentando in questo caso davvero reali situazioni di pericolo e sottoponendosi al disagio personale ed alla paura derivante dal fatto di esercitare nella sostanziale illegalità quello che non dovrebbe essere altro che un hobby a causa di regole spropositate ed impossibili da ottemperare”
OPPURE
“L”istituzione di nuove ed indiscriminate regole per la registrazione ed il tracciamento degli animali, importerà l’adozione di costosi database, anche nell’esigenza di preservare la privacy di coloro che effettueranno le registrazioni in base alla normativa vigente; chi dovrà sopportare questi costi inutili? I soliti contribuenti europei?! “
OPPURE
“Il regolamento 429/2016, prevede per gli Stati membri la possibilità di differenziare in senso più restrittivo le norme previste e ciascuno Stato può inoltre scegliere il modi diversi di attuare i controlli con la conseguenza che l’imposizione di queste prescrizioni potrebbe portare al caos, con importanti conseguenze anche sul diritto di libero spostamento dei cittadini nell’ambito della unione europea”
OPPURE
L’Italia ha nel tempo sottoscritto importanti convenzioni internazionali che prescrivono la necessità di tutela della biodiversità. La previsione di questo genere di normative che nulla apportano in termini di sicurezza e salute animale, è potenzialmente suscettibile di apportare un colpo mortale al settore dell’allevamento degli uccelli ornamentali e da cortile che rappresenta invece d’un ambito di sicuro interesse storico, sociale e scientifico “
OPPURE
“Gli appassionati di volatili da cortile e da ornamento si impegnano alla conservazione di razze e specie rare. Le nuove regole nel Regolamento 429/2016 ostacolano la piccola realtà di questi allevamenti. Gli allevatori saranno molto disturbati e danneggiati dalle misure imposte di recente, anche in termini economici, dato che sono già molto ben organizzati nel quadro di associazioni e Federazioni nazionali che procurano loro contrassegni per l’identificazione dei loro animali (anelli) e forniscono loto in alcuni casi come l’Italia, anche una consulenza sanitaria. In queste realtà le registrazioni degli allevatori sono già in atto ed è perfettamente possibile una consultazione da parte dell’autorità pubblica riguardo a questi registri detenuti nel rispetto della privacy. Questo nuovo obbligo di registrazione non è altro che un supplementare, inutile e costoso duplicato di sistemi già esistenti presso le singole nazioni”
OPPURE
“Queste ulteriori aggiunte a misure già in atto non avrà altro effetto se non quello di complicare ulteriormente l’allevamento hobbistico degli uccelli e degli avicoli da cortile. Tutte queste misure insieme rendono troppo difficile per persone molto spesso troppo giovani o molto anziane comprendere tutto, assolvere gli adempimenti previsti e sopportarne i costi. Il numero di persone che di occupano della conservazione della biodiversità di queste specie di uccelli è già molto ristretto e l’adozione irragionevole di ulteriori obblighi non avrà altra conseguenza che quella di ridurre ulteriormente il numero di piccoli allevatori hobby. Questo di certo non attrarrà le simpatie dei cittadini nei confronti della Unione Europea, già percepita da molti cittadini come aliena, distruttiva e frustrante dei propri interessi”
OPPURE
“La sicurezza e la tutela della salute animale andrebbe perseguita non prevedendo una, serie infinita di divieti e prescrizioni assurde ma regolamentando la detenzione in numeri ragionevoli e condoni agli scopi perseguiti e prevedendo una formazione per gli operatori che di dedicano all’allevamento degli animali. Anche alle organizzazioni associative e federali nazionali che se ne fanno carico di questo dovrebbero essere assicurati supporto e sostegno, non punizione” Sotto questo profilo la prevenzione di un’esenzione dall’applicazione di queste pesanti normative per chi detenga un numero di uccelli fino a 250 adulti potrebbe essere considerato un buon punto di partenza”
Una ulteriore argomentazione che potrebbe essere utilizzata da qualunque cittadino europeo è forse un poco “populista” ma non priva di efficacia sotto il profilo della impopolarità:
“L’Europa dovrebbe avere ben altre preoccupazioni che non quella di perseguitare con ulteriori, inutili ed incomprendibili restrizioni cittadini ed animali che non rappresentano nessun pericolo e non arrecano nessun danno! Potrebbe ad esempio concentrarsi su clima, costo dell’energia, rincari, guerra in Ucraina e relative conseguenze per tutti i cittadini dell’Unione!”
Fate commentare anche alle vostre mogli/mariti, che magari potrebbero tirare un sospiro di sollievo se smettete di allevare ma che di certo sono preoccupati quando arrivano le fatture di luce e gas!
Saluti
Saveria Lippera