di Focardi Fabrizio

Quest’anno ho visitato due mostre all’estero: la nazionale tedesca, a Dortmund, e quella olandese, a Zuidlaren.
La Germania sorprende sempre per le nuove colorazioni: ho avuto modo di vedere la New Hampshire nella colorazione Bruno Dorata Blu, la Renania Bianca Columbia Nero, la Phoenix Nana Betulla, il Combattente Inglese Antico Ginger Rosso, la Crèvecoeur Bianca.

Burma Olandese 1,0

Burma olandeseL’Olanda stupisce invece per le sue razze, molte delle quali con l’ormai famoso e bellissimo disegno a fiocchi o a barre.
In particolare, sono rimasto colpito dal pollo di Chaams, del quale ho già parlato in un mio precedente articolo e che è già stato riconosciuto, e dalla Civetta Barbuta Olandese.
Ma non è stata da meno la Burma, una razza nana con barba, ciuffo, calze e garretti d’avvoltoio, e la rarissima Eikenburger, sempre una razza nana nelle colorazioni nera e bianca, che gli olandesi hanno selezionato molti anni fa: si tratta più o meno della Sebright monocolore.

Confesso che la tentazione era grande, ma sono stato fermo ai propositi precedenti la mia partenza dall’Italia: non cedere alle tentazioni!

Esistono più razze che allevatori, se per allevatori si intende chi è realmente tale.
Mi sfugge il numero preciso, ma la razze superano senz’altro le 240; non parliamo poi delle colorazioni: riesco a malapena a tenerne il conto.
In alcuni Paesi, un qualsiasi club di razza ha un numero di iscritti maggiore al numero totale degli allevatori italiani.
Pertanto, le “rarità”, per noi, sono tantissime.

Burma olandese

Burma Olandese 1,2

E’ comprensibilmente difficile, per un allevatore italiano, resistere alla vista di una nuova razza o colorazione. Ce ne sono di bellissime e di strane, per tutti i gusti, e in continuo aumento.
Spesso, e facilmente, scatta l’amore a prima vista: si vede, si compra, e felici si porta a casa.
Una volta arrivati gli si mette a disposizione il ricovero migliore, sfrattando quella che era la beniamina fino ad allora.
Si guardano tutti i giorni e, come genitori trepidanti in attesa di un lieto evento, aspettiamo il primo uovo.

Eikenburger Olandese 1,0

Eikenburger Olandese 0,1Purtroppo la permanenza in mostra, lo stress per il trasporto e la differente sistemazione ritardano questo evento, e allora si comincia quasi ad essere sicuri che quell’uovo non arriverà mai.
E si comincia ad inveire contro tutti gli allevatori del Paese dove l’abbiamo comprata; ne ho sentite di tutti i colori: danno fregature, sterilizzano i soggetti prima di venderli, adottano alimenti dopati, ecc.
Ma l’uovo arriva, e allora, felici o quasi, aspettiamo impazienti la nascita, che in genere arriva, ma se non arrivasse si ricomincia: apriti cielo e spalancati terra!

Quasi sempre comunque la storia ha un lieto fine, ma, non per fare il “bastian contrario”, a volte può anche succedere il contrario.

Personalmente sconsiglio sempre l’acquisto di nuove selezioni, e questo soprattutto per le difficoltà a reperire nuovi riproduttori; ma, se proprio non si può rinunciare, conviene tener presenti alcune regole.
E’ bene non limitarsi a comprare la coppia, ma almeno due galli e tre/quattro galline, per scongiurare un gallo sterile o che diparte precocemente.
Difficilmente le nuove selezioni offrono una vasta scelta di allevatori, quindi si rischia di cominciare già con soggetti consanguinei, che rafforzeranno sì geneticamente alcune caratteristiche positive, ma anche quelle negative. Ad esempio, in Germania, ma anche in altri Paesi europei, non si va tanto per il sottile: una nuova colorazione presentata in visione viene, in genere, riconosciuta senza problemi nel giro di un paio d’anni.
Quindi, se quello che compriamo non è geneticamente ben fissato, si rischia di avere brutte sorprese, più probabili se si riprodurrà sempre con soggetti dello stesso ceppo.
E’ bene pertanto acquistare quando una razza si vede già da alcuni anni e quando, in catalogo, gli allevatori sono in numero rassicurante.
Ma a questo punto la rarità non sarà più tale: non mi illudo pertanto che i miei consigli saranno presi in considerazione.