di Fabrizio Focardi

E’ proprio vero che nella vita non siamo mai contenti. Personalmente invece mi ritengo uno che si accontenta abbastanza facilmente – malelingue diranno il contrario, ma io così mi conosco -, ed in generale poco mi basta; ma forse, evidentemente, questo non vale per la “questione Livorno”.

A Erfurt, alla Nazionale tedesca, ho, come tutti gli anni a questo tipo di esposizioni, trovato cose molto interessanti.
Non mi incaponisco a vederla tutta, ma preferisco guardare con tranquillità alcune razze che per qualche ragione, durante l’anno, mi hanno lasciato qualche dubbio: una tonalità di una colorazione, un disegno, o altre caratteristiche morfologiche.

Le “novità” mi incuriosiscono sempre: lì è come per la moda, si assiste ad una sfilata di quello che vedremo la stagione seguente: Orpington Cresta a Rosa, Moroseta Bianca Pezzata Nero, Phoenix Nana Betulla, Bantam Rossa, Sebright Fulva Orlata Bianco, Italiana Nana Salmonata… e potrei continuare ancora.
Un occhio di riguardo l’ho dedicato all’Italiener, per una ben precisa ragione: la morfologia sta cambiando.
Sono già alcuni anni che la tengo d’occhio e sto notando un progressivo cambiamento in alcune caratteristiche, proprio in quelle che la contraddistinguono dalla Livorno: tronco meno profondo; il dorso, non più come richiesto dallo standard tedesco “lungo e orizzontale”, ma più corto e più inclinato; la coda non è più leggermente in salita, ma portata molto più rialzata e gambe molto più in vista.

“Tanto di guadagnato”, griderà qualcuno di voi: ma non sono d’accordo sulla positività del fatto.
Quest’anno ho visto Italiener della colorazione Nera, Blu, Fulva e Bianco Columbia che, se mi fossero state presentate come Livorno, si sarebbero meritate, senza tentennamenti, un buon predicato, specialmente nella Nera.
Dato per scontato che la Germania non cambierà la denominazione, si arriverà, di questo passo, ad avere una razza con due denominazioni.

Livorno Collo Oro 0,1

LivornoItalienerQuesto creerà confusione sia in occasione di esposizioni europee sia nei nostri allevatori che avevano ricominciato, o meglio forse cominciato ex novo, ad effettuare una propria selezione (cosa, questa, assolutamente positiva).

Ho notato una caratteristica in particolare, che contraddistingue ancora l’origine tedesca: la leggera forma arcuata delle due ultime timoniere, o copritrici della coda, della gallina. Un po’ poco, ma che ne pensate di inserirla fra i difetti gravi? Sto ovviamente scherzando, ma come si suol dire, “Arlecchino si confessò burlando”.

Personalmente sono anche contrario ad aumentare il numero delle colorazioni: lascerei quelle classiche per questa nostra razza (quelle del prof. Alessandro Ghigi); così da evitare, almeno per alcune colorazioni, l’inquinamento “Italiener”.

Italiener Collo Oro 0,1

So che comunque non sarà possibile. Già alcuni Paesi, che hanno “gentilmente” optato per la denominazione “Livorno”, ci hanno chiesto di avere l’autorizzazione – e che l’abbiano chiesta è già tanto – a mantenere tutte le loro colorazioni ormai già riconosciute da tempo. Noi del CTS non ce la siamo sentita di dire di no, perché altrimenti si sarebbe arrivati ad uno “scontro” che sarebbe senz’altro sfociato, da parte loro, nel mantenimento della vecchia denominazione.
Come dicevo “non siamo mai contenti”: ma stavolta mi sembra di averne le ragioni.