di Rachele G.

Nella razza Moroseta esistono le seguenti colorazioni: bianca, nera, blu, splash, fulva, grigioperla, selvatica, selvatica argento, rossa, sparviero.
È in corso di selezione la colorazione bianco pezzata nero creata in Olanda, in corso di selezione sono anche la bianco columbia, la nero argento, la blu argento, la selvatica blu, la cioccolata, la isabella, la limone, la sparviero grigioperla, la sparviero fulva, la nera a ciuffo bianco, la collo oro.
Vorrei parlare delle colorazioni già riconosciute a livello europeo e della entrante bianco pezzata nero.

Bianca
E / E – c / c (bianco recessivo)
E / E – I / I (bianco dominante)

È la colorazione più diffusa e più amata. È preferibile un bianco candido ma non di rado si trovano accenni di giallo paglia principalmente sulla mantellina dei galli. Questi accenni sono più comprensibili in esemplari che si avvicinano all’anno di età.In galli al di sotto di 1 anno sono minimamente tollerati.Per ripulire il bianco da forti accenni di giallo si usa incrociarlo con il nero.In prima generazione si otterranno tutti pulcini neri.In seconda generazione si otterranno anche pulcini bianchi per il 25% (tutti puri), l’altro 75 % saranno pulcini neri (di cui solo il 25% puri e l’altro 50% neri portatori di bianco).

Esiste il bianco dominante e il bianco recessivo.Il bianco dominante allo stato omozigote I / I inibisce completamente il nero, un po’ meno il rosso, allo stato eterozigote I / i+ copre sempre il nero ma sul rosso si ha solo uno schiarimento.Il bianco recessivo si esprime solo allo stato omozigote.Generalmente le Moroseta hanno un bianco recessivo ma esistono anche Moroseta con bianco dominante.Solo una Moroseta dal bianco recessivo se incrociata con l’altro colore da l’altro colore.

Esiste infine un altro tipo ancora di bianco ed è quello argentato che in quanto legato al sesso (sex-linked) si manifesta diversamente a seconda che si tratti del gallo (S/S) oppure della gallina (S/).Un tipo di bianco che possiede il gene argentato non ha un’azione totale sul nero ma elimina il rosso e quindi i riflessi paglia genetici.Per ottenere ceppi di un bel bianco viene utilizzato anche il bianco con il gene argentato.

Cos’è realmente il bianco?
Il bianco nella Moroseta non è un colore ma una maschera, c’è un gene che impedisce il manifestarsi del colore.Una Moroseta bianca può essere qualsiasi colore a livello genetico, anche del nero esteso.Alcune bianche sono portatrici del gene argentato.

Bianco Pezzata Nero
E / E – I / i +

Foto bianco pezzata nero
Hans Ringnalda

Moroseta Bianca Pezzata NeroUna nuova colorazione ancora in corso di selezione ma che sta già riscuotendo molto successo è la bianco pezzata nero.
Questa colorazione deriva dall’incrocio che fece qualche anno fa un allevatore olandese con una razza diversa, la Leghorn bianca, che porta un bianco dominante al contrario della maggior parte delle Moroseta che hanno il bianco recessivo.
Insieme alla Leghorn bianca è stata utilizzata la Moroseta nera, quindi geneticamente si tratta di una Moroseta nera pura (E) contrastata dal bianco dominante (I) allo stato eterozigote. Allo stato omozigote, invece, il bianco dominante copre totalmente le macchie nere.
La sua formula genetica non è quindi E / E – I / I con il bianco in omozigosi bensì E / E – I /i+.

In uno schema accoppiamenti è possibile riottenere la bianco pezzata nera incrociandola con il bianco dominante oppure con il nero esteso:
– Bianco Pezzata X Bianco Pezzata = 50% Bianco Pezzata 25% Nera 25 % Bianco Dominante
– Bianco Pezzata X Bianco Dominante = 50% Bianco Dominante, 50% Bianco Pezzata
– Bianco Pezzata X Nero = 50% Bianco Pezzata, 50% Nera
– Bianco Dominante X Nero = 100% Bianco Pezzata

Nera
E / E (nero esteso)

È una colorazione meno diffusa rispetto alla bianca ma molto amata.
È richiesto un nero uniforme e molto intenso, riflessi verdi sono apprezzati ma difficili da ottenere, anche in virtù del fatto che il piumaggio in questa razza è serico.
Fra i difetti della colorazione si trovano fiamme dorate principalmente sulla mantellina dei galli e un’opacità del piumaggio, specialmente se il nero proviene dall’accoppiamento di esemplari blu.
Al posto delle fiamme dorate possono essere presenti fiamme argentate ma anch’esse rappresentano difetto e al momento della scelta dei riproduttori vanno scartati quegli esemplari che le hanno in consistente quantità, è ammessa una minima tolleranza ma solo per i galli.
Non di rado si hanno anche riflessi mogano, che possono essere accentuati dall’età e da una prolungata esposizione solare.

Il nero si ottiene da esemplari neri, da esemplari blu oppure neri x blu. In base al tipo di accoppiamento la percentuale dei neri varia.
Nel caso di una coppia nera si ottengono pulcini tutti neri e il nero generalmente è più intenso rispetto a quello che si potrebbe ottenere da una coppia blu, dove la percentuale dei neri si aggira intorno al 25%.
Infine, si ottengono pulcini neri accoppiando esemplari neri x blu, la percentuale dei neri sarà circa del 50%, l’altro 50% sarà quella dei blu.
– Nero X Nero = 100% Neri
– Nero X Blu = 50% Neri, 50% Blu
– Nero X Splash = 100% Blu

E’ una colorazione molto dominante se omozigote E /E.infatti se accoppiata con qualsiasi colore tranne il blu e lo splash darà sempre il nero.
Esiste anche E / e+, ovvero una Moroseta fenotipicamente nera ma con un nero geneticamente mezzo dominante. e + / e + è un nero non dominante e non visibile, se è basato sul dorato avremo la selvatica, se è basato sull’argento avremo la selvatica argento.

Blu
E / E – Bl / bl +

È una colorazione ancor meno diffusa ma che piace sempre di più.
È richiesto un blu uniforme di tonalità intermedia, ne troppo chiaro, ne troppo scuro.
Nel gallo la testa, la mantellina, le copritrici delle ali e la sella sono più scure. Nella gallina è la mantellina ad essere leggermente più scura.Fra i difetti della colorazione ritroviamo fiamme dorate sulla mantellina, riflessi mogano sempre in prossimità della mantellina, del ciuffo e di altre parti.
Oltre il primo anno di età o con l’esposizione solare il piumaggio può assumere più facilmente riflessi mogano oltre che avere uno scurimento generale al nero grigiastro, fisiologico in alcuni ceppi.
Difficile ottenere una buona percentuale di blu corretti, generalmente si ha un’ampia scala che va dal grigio molto chiaro al grigio molto scuro quasi nerastro, già alla nascita è possibile capire il livello di scurezza anche se con la crescita ci può essere un consistente cambiamento.
Personalmente preferisco accoppiare le tonalità che vanno dal blu chiaro fino al blu intermedio richiesto, evitando quelle che dal livello medio arrivano ad essere molto scure.
A livello genetico il blu è considerato una diluizione del nero e ad intervenire è il gene Bl allo stato eterozigote.

Il blu si ottiene, oltre che da esemplari blu, anche accoppiando esemplari neri x splash, ma mentre nel primo caso la percentuale di pulcini blu sarà del 50%, nel secondo caso la percentuale di pulcini blu sarà del 100% (di cui il 50 % dei nati di giusta tonalità mentre il 25 % di un blu troppo chiaro e l’altro 25% di un blu troppo scuro).
Infine, si ottengono esemplari blu accoppiando esemplari blu x neri, qui la percentuale di pulcini blu sarà del 50% mentre l’altro 50% riguarderà pulcini neri.
– Blu X Blu = 50% Blu, 25% Neri, 25% Splash
– Blu X Nero = 50 % Blu, 50% Neri
– Blu X Splash 50% Blu, 50% Splash

Il gene Bl allo stato omozigote (Bl / Bl) produce esemplari splash. Capitano esemplari molto confondibili con la colorazione splash per la quasi omogeneità delle spruzzate e con la colorazione grigioperla per la particolare chiarezza del mantello.

Splash
E / E – Bl / Bl

È una colorazione rara, non riconosciuta dallo Standard italiano ma anche dagli altri Standard europei perché di difficile definizione.
È riconosciuta, invece, dallo Standard americano. Si tratta di un mantello bianco spruzzato di blu, alcuni esemplari presentano anche delle spruzzate nere, una colorazione molto simpatica.
Talvolta le spruzzature sono disomogenee e rade, altre volte sono più omogenee e frequenti. L’intensità del blu varia da molto chiaro a molto scuro.
Alcuni esemplari, soprattutto alla nascita, potrebbero confondersi con il bianco, con il grigioperla o con il blu ma geneticamente è una colorazione diversa.

A livello genetico lo splash è considerato una diluizione del nero, si tratta del blu allo stato omozigote Bl / Bl.
Questo gene diluisce il nero in grigio chiaro spruzzato ma non impedisce alle tracce fulve, dorate e rosse di manifestarsi, difetto tipico delle colorazioni nera e blu che quindi lo si ritrova anche qui.

Questa colorazione si ottiene da esemplari splash e da esemplari blu ma mentre nel primo caso la percentuale dei pulcini splash sarà del 100% nel secondo caso la percentuale sarà del 25%.
Infine, si ottengono esemplari splash, in misura del 50%, accoppiando esemplari splash x blu.

Splash X Splash = 100% Splash
Splash X Blu = 50% Splash, 50% Blu
Splash X Nero = 100% Blu

Fulva
eWh /eWh – Di / Di ( fulvo basato sul frumento dominante)
eb /eb – Di / Di (fulvo basato sul frumento recessivo)

È una colorazione poco diffusa ma molto richiesta. Si preferisce un fulvo acceso, non sbiadito, e uniforme, senza accenni di nero sulle remiganti delle ali e sulle falciformi della coda.
I galli possono presentare una tonalità che si avvicina al rosso. È una colorazione debole, che tende a schiarire, i primi accenni di sbiadimento si notano in prossimità del ciuffo e della barba, se presente, dove le piume incominciano ad essere quasi bianche.
Anche la rachide delle remiganti incomincia a schiarirsi e ad essere bianca. Si dice che per scurirla vada introdotto del sangue della nera, questo spiegherebbe tracce di nero, a volte consistenti, di alcune fulve.
Bisognerà poi lavorarci per riportarle ad un livello uniforme.
Fra i difetti della colorazione si annoverano oltre ai sopraindicati una faccia, cresta e bargigli troppo tendenti al rosso, a volte sono anche alcune parti di pelle ad essere chiare, specialmente da piccoli, ma in questo caso la maggior parte con l’accrescimento si uniformano.
Altri difetti sono il becco e i tarsi non perfettamente blu plumbeo ma leggermente verdastri, specialmente da giovani.
Proprio in virtù del fatto che difficilmente di ottiene una scurezza come quella presente nelle altre colorazioni c’è una minima tolleranza.
Alcune fulve nascono striate, questo perché alcuni allevatori le incrociano con la selvatica, sembra per schiarire il petto delle femmine di selvatica e da qui ecco il ritorno di questa colorazione.

Esitono 2 tipi di fulvi, il fulvo basato sul frumento dominante eWh e il fulvo basato sul frumento recessivo ey.
In questa colorazione è presente il gene Di diluitore del rosso. Esiste un fulvo molto chiaro che stanno selezionando in Olanda e che è chiamato Limone.
In questo caso è il gene ig ad essere protagonista e a diluire il fulvo.Ancora questa colorazione deve essere riconosciuta.

Grigio perla
E / E – lav / lav

Colorazione di recente selezione e rara da trovare in Italia. Ammessa da poco nel nostro Standard.
Il colore di base è il nero che a causa della presenza del gene recessivo lav si trasforma in grigio chiaro. Il gene lav è quindi un diluitore del nero (in altre colorazioni è un diluitore del rosso).
La colorazione grigioperla è, quindi, considerata una diluizione del nero (come la colorazione blu e splash).
È richiesto un grigio molto chiaro e uniforme.
Fra i difetti della colorazione, tollerati se presenti in minima parte, ci sono sottili barre da grigio scuro a nero nella mantellina oppure sfumature paglia sempre nella mantellina, specialmente dei galli.
Come per molte altre varietà i galli che superano l’anno di età accentuano tali difetti per cui bisogna tenere in considerazione anche l’età del soggetto giudicato.

È possibile ricostituire un ceppo di grigioperla da un unico esemplare accoppiandolo con la colorazione nera.
In prima generazione si otterranno tutti esemplari neri portatori di grigioperla. In seconda generazione si avrà, invece, anche una percentuale di grigioperla in misura del 25 % (tutti puri), l’altro 75 % riguarderà pulcini neri (di cui il 25 % puri e il 50% neri portatori di grigioperla).
Accopiando, invece, gli esemplari della prima generazione con il grigioperla originario si otterranno 50% dei pulcini grigioperla puri e il 50% dei pulcini neri portatori di grigioperla, un buon metodo per aumentare la percentuale dei nati di questa colorazione.

È possibile accoppiare questa colorazione anche con la bianca. Dato che il gene inibitore del nero (gene lav presente nella colorazione grigioperla) è recessivo, dominerà il gene presente nella colorazione bianca, ma dato che questo è recessivo rispetto al nero accadrà che quest’ultimo non più inibito da nessuno potrà tornare fuori.
Quindi in prima generazione si avranno tutti pulcini neri ma portatori di bianco e di grigioperla.
In seconda generazione si avranno pulcini bianchi puri, grigioperla puri e neri portatori di bianco e grigioperla (una percentuale sarà nero puro).

Sparviero
E / E – B / B (gallo sparviero)
E / E – B / – (gallina sparviero)

Moroseta Sparviero – Foto: Mostra Europea Moroseta a Bruges – Belgio2008

Moroseta SparvieroColorazione di recente selezione e quasi introvabile in Italia.
Colorazione non ancora riconosciuta dal nostro Standard. È una varietà che deve ancora essere migliorata, questa colorazione è poco compatibile con il gene della pelle scura, diverse parti del corpo sono rosa, la faccia, la cresta e i bargigli sono rossi, gli occhi chiari, i tarsi non completamente scuri.

È una colorazione dominante e legata al sesso (sex-linked), come la colorazione selvatica e selvatica argento.
Questo significa che galli e galline fenotipicamente sono diversi, in questo caso si parla di diversità nell’intensità della barratura.
Geneticamente il gene protagonista è B, il gallo può avere 2 B / B oppure 1 soltanto B / b + (caso gallo eterozigote), mentre la gallina ne ha solo 1 B /.
I galli possono essere, quindi, più chiari della femmina se allo stato omozigote (B /B), dello stesso colore della femmina se allo stato eterozigote (B /b+).
Le femmine, invece, esistono solamente sparviero scuro. Dato che si parla di galli eterozigoti solo in presenza di incrocio con il nero generalmente un gallo sparviero è più scuro della rispettiva gallina.

Per ricostituire un ceppo sparviero (o cucula) è possibile incrociare questo colore con il nero.
Accoppiando un gallo sparviero con una gallina nera si avranno galline nere portatrici di sparviero e galli sparviero portatori di nero (in questo caso si tratta di uno sparviero più scuro rispetto a quello consueto, generalmente i galli sono sparviero chiaro, comparabile alla tinta abituale delle femmine sparviero). I soggetti sono quindi autosessabili alla nascita ma questo vale solo per la prima generazione.

Gallo Gallina Figli Maschi Figlie Femmine
sparviero scuro sparviero scuro 50% sparviero chiaro
50% sparviero scuro
50% nero
50% sparviero scuro
sparviero chiaro sparviero scuro 100% sparviero chiaro 100% sparviero scuro
sparviero scuro nero 50% nero
50% sparviero scuro
50% nero
50% sparviero scuro
sparviero chiaro nero 100% sparviero scuro 100% sparviero scuro
nero sparviero scuro 100% sparviero scuro 100% nero

Rossa
eb / eb – Mh /Mh (rosso Cocincina Nana)
ey / ey – Mh /Mh (rosso Rhode Island)

Moroseta Rossa

Moroseta RossaColorazione poco allevata e poco amata, di recente selezione ma già riconosciuta dal nostro Standard.
Nella creazione di questo colore i selezionatori stranieri hanno seguito 2 linee diverse, alcuni sono partiti con il rosso della Rhode Island, altri sono partiti con il rosso della Cocincina Nana.
I 2 rossi sono diversi a livello genetico, entrambi hanno il gene Mh che sta per “Mahogany”, ma mentre il rosso della Cocincina Nana è basato sul gene eb (perniciato), il rosso della Rhode Island è basato sul gene ey (frumento recessivo).
Ci sono delle differenze anche fenotipiche ma che è difficile distinguere.
Il rosso deve essere intenso nel senso di scuro ma allo stesso tempo vivo e lucente.

È preferibile un mantello uniforme ma sono ammesse minime tracce di nero sulle remiganti e sulla coda.
Dato che in questa colorazione come nella fulva difficilmente si riesce ad ottenere una faccia perfettamente scura, mi riferisco a cresta, bargigli ecc in sede di giudizio c’è una minima tolleranza.
Fra i difetti si hanno fiamme nere sulla mantellina, piumaggio chiaro e come per tutte le altre colorazioni a mantello uniforme la mancanza di uniformità di colore.

Alcuni selezionatori usano incrociare la rossa con il fulvo per sostenere quest’ultimo dato che come ho già accennato è una colorazione debole che tende a schiarire specialmente in quei mantelli che hanno già subito un lungo lavoro di selezione per eliminare tracce di nero dalle parti tipiche.
Altri ancora incrociano il rosso con il nero.In prima generazione si otterranno tutti pulcini neri portatori di rosso, mentre in seconda generazione si avranno anche rossi con un lavoro di selezione più o meno lungo per ritornare ad un rosso il più possibile uniforme.
Infine, il rosso viene incrociato con il selvatico, ma questo accade anche con la colorazione fulva, questo spiega il motivo per cui chi alleva i rossi e i fulvi ogni tanto vede nascere dei selvatici.

Selvatica
eb / eb – s+ / s+ (gallo dorato)
eb / eb – s+ / – (gallina dorata)

È fra le colorazioni meno diffuse e meno amate insieme alla selvatica argento.
Il gallo rispetto alla gallina è molto più appariscente e con colori più accattivanti.
I pulcini alla nascita nascono perniciati ovvero striati per poi assumere da grandi tutte le tonalità più particolari del marrone, questo avviene principalmente nel gallo, distribuite in maniera non più striata ma in base alla parte del corpo presa in considerazione.
E richiesto sia nella gallina che nel gallo un ciuffo molto scuro, quasi nero, tollerate alcune piumette marroni specialmente nel gallo, fra i difetti di questa colorazione c’è il ciuffo sul marrone.
La barba se presente deve essere dello stesso colore del ciuffo.
Nel gallo la mantellina e le lanceolate sono di un bel rosso oro con leggere fiamme nere, petto nero ma sono ammesse leggere macchie marroni, dorso e spalle da brune a nerastre. Coda nera. Le remiganti primarie sono nere mentre le secondarie nere con del marrone.Nelle barbe esterne delle remiganti primarie si notano dei segni marroni.Il ventre, le cosce e i tarsi sono marroni nerastri. Infine il sotto piumaggio grigio.
Nella gallina, invece, il petto è marrone, il dorso e le copritrici delle ali sono marrone scuro, la coda marrone nerastra. Una mantellina troppo chiara come un colore di fondo chiaro o grigiastro rappresentano difetto.

La colorazione selvatica è una colorazione legata al sesso (sex-linked) ed è recessiva. La sigla eb è la base della selvatica, la sigla s+ si riferisce all’oro.Il gene selvatica è messo su un cromosoma sessuale, ciò implica che il gallo possiede questo gene in 2 copie e la gallina in uno solo.
Il gallo selvatica possiede 2 copie s+ /s+, la gallina selvatica, invece, possiede solo l’s+. Le galline delle colorazioni legate al sesso non possono essere eterozigoti e sono quindi sempre pure Alcuni allevatori per ricostituire un ceppo usano incrociare la selvatica oro con la selvatica argento e dato che geneticamente appartengono alla stessa famiglia eb, solo che l’una è basata sull’oro mentre l’altra sull’argento è possibile ottenere buoni risultati.
In prima generazione i pulcini sono autosessabili (cioè riconoscibili di sesso in base al colore del piumino).
Poiché il gene S (grigio argento) è dominante in rapporto al s+ non è possibile avere dei galli selvatici oro portatori di selvatico argento ma solo il contrario, ovvero galli selvatico argento portatori di selvatica oro (S /s ).

Gallo Gallina Figli Maschi Figlie Femmine
selvatica oro selvatica oro 100% selvatica oro 100% selvatica oro
selvatica argento selvatica argento 100% selvatica argento 100% selvatica argento
selvatica oro selvatica argento 100% colore intermedio 100% selvatica oro
selvatica argento selvatica oro 100% colore intermedio 100% selvatica argento
colore intermedio selvatica argento 50% colore intermedio
50% selvatica argento
50% selvatica oro
50% selvatica argento
colore intermedio selvatica oro 50% colore intermedio
50% selvatica oro
50% selvatica oro
50% selvatica argento

Selvatica argento
(ancora chiamata grigio argento)
eb / eb – S / S (gallo argento)
eb / eb – S / – (gallina argento)

Anche la colorazione selvatica argento è legata al sesso (sex-linked).
Questa colorazione ha il gene che cambia le parti dorate in argentate. Si tratta di una colorazione dominante.
Il ciuffo sia nel gallo che nella gallina è da grigio scuro a nero, sono tollerate delle piccole macchie bianche ma solamente nel gallo.
Nel gallo la mantellina e le lanceolate sono grigio argento, la mantellina della gallina presenta anche delle leggere fiamme nere.
Nel gallo il petto, il dorso, le cosce, le ali sono di colore grigio, fra i difetti ci sono delle consistenti macchie grigio chiaro o nere.
Il petto della femmina è di un grigio più chiaro. Il resto del corpo da grigio scuro a nero, nella gallina si tratta di un grigio leggermente più chiaro. Anche qui il sottopiumaggio è grigio.
Ci sono tonalità di colore abbastanza diverse da selezione a selezione, la selvatica argento tedesca, ad esempio, è una versione più scura di quella olandese.

Nelle colorazioni a mantello uniforme il sotto piumaggio deve essere dello stesso colore, solo nella colorazione nera è ammessa una tonalità sul grigio scuro ma non ci devono essere tonalità sul grigio chiaro o biancastre.

Quindi, come avrete notato, alcuni tipi di incrocio producono comunque colorazioni pure perché fatti all’interno della stessa famiglia, altri necessitano di un lavoro di selezione, più o meno lungo.Altri ancora sono, invece, da evitare perché porterebbero alla non purezza della colorazione.