di Fabrizio Focardi

Vi siete mai chiesti perché esistono due anatre di Pechino: una americana ed una tedesca?
Io si, anche se tanto tempo fa.
È facile supporre che la ragione sia dovuta ad una differente selezione, ma come siamo arrivati a differenze morfologiche e di posizione così accentuate?
Una delle due è quella giusta, ha cioè mantenuto le caratteristiche originali?
Un altro caso analogo ci riguarda molto più da vicino: la nostra Siciliana.
Ma qui la spiegazione è chiara: gli americani, affascinati dalla deposizione e precocità della nostra razza, la importarono nel loro Paese e, forse anche con grandi sforzi, fissarono quella caratteristica di pollo mediterraneo che loro credevano dover essere presente in tutti i nostri polli: l’orecchione bianco invece di rosso; così è tutt’oggi richiesto nell'”American Standard Of Perfection”.
Queste “interpretazioni personali” purtroppo si verificano anche oggi con molte razze. È dovere dei Paesi d’origine impegnarsi a mantenere la morfologia autoctona inalterata.
Oggi la speranza è riposta nel futuro standard europeo, ma sono sicuro che sia stato più facile trovarci d’accordo su una moneta unica di quanto lo sarà relativamente alla morfologia di un pollo.

Ma torniamo alla nostra Pechino.
Nella vecchia stampa nostrana si trovano solo pochi cenni e molti di questi “per sentito dire”.
Nel 1929 il marchese G. Trevisani, nel suo “Pollicoltura” dava un’origine curiosa ed un po’ troppo fantasiosa:

«Si chiama di Pechino ma non si sa bene il perché.
Il fu mio carissimo amico Van Der Shnikt che ebbe vivente la direzione del Giardino Zoologico di Gand e fu redattore del capo del giornale Chasse et Pêche di Bruxelles, raccontava di aver trovato una coppia di queste anatre in una piccola bottega di Londra. Il negoziante gli disse che gli erano state vendute dal capitano di una nave proveniente dalla Cina e che erano sfuggite per miracolo al cuoco di bordo. Van Der Shnikt le acquistò e le portò nel suo Giardino Zoologico di Gand e le battezzò anatre di Pechino.»

Il prof. Ferruccio Faelli, nel 1923, nel suo simpatico libro “Animali da Cortile” da invece un’origine più attendibile:

«Anitra di Pechino (anas boscas pedesulfurata): È chiamata anche razza cinese perché si crede che essa sia stata creata in China, ove l’allevamento delle anitre si fa su larga scala essendo gli abitanti molto appassionati per la loro carne e le loro uova. Fu importata in Inghilterra nel 1873 da Keele, introdotta agli Stati Uniti nel 1874 dal Capitano Palmer, da questi due Stati si è diffusa in tutti gli altri dei due mondi.»

ANATRA PECHINOMa ecco quello che sono riuscito a mettere insieme per tentare di fare un po’ più di chiarezza.
Premetto che poco si sa dell’origine di molte razze d’anatre, fra queste anche la Pechino: erano allevate principalmente per produzione, non si dava quindi molta importanza alle caratteristiche di razza. Venivano fatti incroci di miglioramento che miravano soprattutto a migliorare la carne ed aumentare la deposizione, ma che immancabilmente allontanavano dalla forma autoctona.
Il suo nome comunque non lascia dubbi: la sua origine è la Cina dov’era molto diffusa; molto probabilmente era l’anatra comune ed esisteva anche in altre colorazioni oltre alla bianca.
Era allevata in una zona circondata da alte montagne a Nord Ovest di Pechino: zona caratterizzata dalla coltura del riso e quindi di grande abbondanza d’acqua con conseguente ricchezza di piante acquatiche e piccoli anfibi.
Per la bontà della sua carne era la preferita per le cucine imperiali.

Fu introdotta dapprima in Inghilterra nel 1874 da Mr. Keele e, qualche anno dopo, anche in America da Mr. Palmer.
In Germania, grazie a Marten, arrivò da Londra nel 1877.
Fu subito molto apprezzata per le sue qualità produttive – inizia a deporre in Dicembre e non ha attitudine alla cova – ed ebbe quindi un rapido sviluppo.
In questi Paesi, e in seguito di riflesso in molti altri, ebbe una grande influenza sull’allevamento dell’anatra, forse più di quella che sul pollame ebbero le razze asiatiche, essendo, come queste, di grossa mole ed estremamente forte.

Relativamente alla posizione eretta del corpo della tedesca sono state fatte molte supposizioni.
Si è appurato, grazie a stampe dell’epoca, che in Inghilterra era già evidente, anche se non come quella odierna, la posizione eretta.
L’anatra Aylesbury, con portamento più orizzontale, era già molto diffusa e molte foto mostrano soggetti delle due razze abbastanza simili nella posizione, tanto che nella descrizione per distinguerle si diceva della Pechino che era leggermente più eretta; questo può aver indotto, col tempo, ad un’esagerata interpretazione della caratteristica influenzando così la selezione.
Oltretutto la Pechino, poco fiduciosa con l’uomo, era solita mettersi in posizione di allerta sollevando il corpo, questo accadeva anche alla presenza di disegnatori o fotografi che la ritraevano.
Non si può neanche escludere che, per raggiungere la posizione della Pechino Tedesca che oggi si conosce, si sia ricorsi ad incroci con l’Anatra Corritrice Indiana, probabilmente anche in Inghilterra dove già era presente prima dell’arrivo della Pechino. Del resto anche una mirata selezione non sarebbe sufficiente al raggiungimento di una posizione così dritta se non alla presenza di specifici geni.
Anche il sistema d’allevamento, secondo alcuni, può aver influito in maniera determinante; ad esempio la Corritrice Indiana veniva originariamente allevata, nell’Asia Sud Orientale, quasi allo stato brado, doveva pertanto effettuare spostamenti anche considerevoli alla ricerca del cibo determinando così la pozione eretta.

Comunque già intorno al 1900 fra i due standard, inglese e tedesco, esistevano piccole differenze che col tempo si sono accentuate: la testa, il peso – più alto nell’inglese – ed il tronco, più lungo nel tedesco.
Alle mostre tedesche per differenziarla dalla “Anatra Pechino Americana” si adottò la denominazione “Anatra Pechino Tedesca”, rimasta poi tale fino ad oggi, e non so fino a che punto questo sia stato giusto.
Da allora si è continuato ad allevare le due tipologie ben distinte: la tedesca, con portamento quasi verticale, e l’americana, con portamento quasi orizzontale.
La differenza non si limita però alla sola posizione, ma anche alla colorazione ed ad alcune caratteristiche morfologiche.
Agli inizi del secolo scorso, appena importata, sia in Inghilterra sia in America, il colore non era perfettamente bianco, ma, su tutto il piumaggio, era presente un’intensa sfumatura giallo canarino fino a nanchino, ma non solo, era presente una criniera di penne arricciate sul collo e c’è chi dice fosse un’anatra ciuffata.
I giudici americani ritennero ciuffo, criniera e sfumature gialle dei difetti e, con i loro giudizi, portarono gli allevatori a selezionare soggetti bianco/bianco crema, senza ciuffo e senza criniera.
L’Inghilterra invece preferì mantenere la criniera ed il piumaggio crema intenso fino a giallo canarino/nanchino, deciso ed uniforme; quest’ultimo era il preferito.
I soggetti arrivati in Germania erano, come si è detto, inglesi; la Germania ha pertanto continuato a selezionare soggetti di tonalità giallastra, il più omogeneamente possibile, su tutto il piumaggio.
I tedeschi sostengono che questa tonalità sia una caratteristica tipica della razza in quanto dovuta ad una maggiore secrezione di sostanze grasse ricche di carotenoidi della ghiandola di Buerzel.
Questa caratteristica si può intensificare con fattori ambientali – allevamento in libertà – e con cibi ricchi di carotene, ad esempio alcuni tipi di frutta e mais.

 

COMPARAZIONE DEI DUE STANDARD
dal Libro Standard Tedesco
Parti in corsivo: standard americano – da “American Standard of Perfection”
(La Pechino Tedesca non è riconosciuta in Inghilterra ed in USA)

Caratteristica

Anatra Pechino Americanacts003_pksta

Anatra Pechino Tedescacts003_pkstt

Disegno

Origine

America

Cina

Aspetto Generale

Robusto, a forma di rettangolo con gli angoli arrotondati; portamento leggermente rialzato sulle gambe medie-lunghe; piumaggio ben tirato ed aderente al corpo.

Corpo massiccio a forma rettangolare; posizione eretta; gambe posizionate nella parte posteriore del tronco; sfumature gialle nel piumaggio.

Tronco

Lungo disteso; arrotondato; davanti solo poco rialzato.

Lungo, largo, profondo, senza chiglia. Portamento sufficientemente eretto da formare con la base della coda, portata orizzontale, un angolo approssimato di 40° con le spalle. Petto profondo, arrotondato e prominente.

Da ogni parte si guardi si avvicina ad un rettangolo, cioè l’altezza è circa il doppio della larghezza e profondità. La linea superiore e la linea inferiore, come pure quelle laterali corrono parallele; posizione fortemente eretta.

Dorso

Lungo, largo, solo leggermente arcuato.Lungo, largo e dritto.

Largo con spalle piene ed inclinato in linea retta verso la coda.

Ventre

Pieno, ben arrotondato, senza fanone.

Ben sviluppato; parte posteriore arrotondata, larga e piena.

Testa

Più lunga che rotonda; fronte leggermente in salita; cranio non troppo alto, ma neanche piatto; guance non molto accentuate. Ovale con sommità prominente. Cranio moderatamente largo. Arancio/Rosso.

Più tonda che lunga; larga; guance robustamente sviluppate ed una fronte alta ed ampia; spesso la parte della gola ben piena.

Becco

Largo e proporzionalmente lungo; la parte superiore leggermente concava e spesso a forma di cucchiaio; da giallo chiaro ad arancio, senza macchie; unghiata chiara. Di media lunghezza, dritto che si unisce al cranio con un angolo ben definito. Giallo/Arancio.

Corto e largo; la parte superiore leggermente concavo; non abbassato; rosso arancio con unghiata chiara. Essere indulgenti in presenza di striature scure sul becco e sull’unghiata nelle femmine adulte.

Occhi

Scuri.Larghi, profondi. Blu plumbeo.

Scuri

Collo

Mediamente lungo; proporzionalmente snello e leggermente arcuato.Moderatamente lungo, grosso con un portamento ad arco pronunciato.

Portato eretto e dritto si attacca armoniosamente al tronco. La lunghezza e la grossezza ben si adattano al corpo. Sul crinale della parte posteriore del collo e della testa piume più lunghe, che partono dai lati, si incontrano e formano una ritrosa arricciata ben visibile, meno nei soggetti giovani, negli adulti invece deve essere ben pronunciata.

Ali

Lunghe; portate ben aderenti al corpo. Corte, portate aderenti e ben posizionate.

Non troppo lunghe; ben sistemate ai lati del tronco.

Coda

Chiusa; portata rialzata solo con un leggero angolo rispetto alla linea del dorso. Ben aperta, piuttosto eretta. Le penne del maschio dure e ben arricciate.

Corta e larga; portata stretta (e orizzontale, ndr).

Gambe

Non sporgenti. Moderatamente corte e robuste.

Forti; nascoste da un rigoglioso piumaggio.

Tarsi

Di media lunghezza; ossatura fine; posizionati indietro solo poco dopo la metà del corpo; di colore da giallo scuro fino ad arancio; unghie chiare. Di media lunghezza e forti.

Corte e forti, di misura tale che, a volte, la parte posteriore tocca il pavimento; colore rosso arancio.

Piumaggio

Ben aderente.

Piumaggio in superficie liscio; sottopiuma ricco di piumino.

Colorazione

Bianca senza penne di altro colore; in autunno leggere sfumature gialle ammesse. Bianco crema.

Bianca con sfumature gialle il più possibile uniformi. (Pigmento)

Difetti gravi

Tronco troppo piccolo o troppo corto; posizione troppo eretta; testa, collo, o becco troppo grossi; linea del collo angolata; piumaggio arricciato; presenza di criniera; inizio del becco con rigonfio; becco macchiato. Penne di altro colore che bianco crema in ogni parte del piumaggio.

Tronco corto o piccolo; petto piatto o sottile; spalle piatte; linea del dorso concava o convessa; parte posteriore a punta; formazione di chiglia; portamento del corpo e della coda troppo eretta o troppo piatta; testa stretta con fronte piatta; guance piatte; becco lungo, pallido o macchiato; piumaggio setoso o bianco puro.

Peso

Maschio Kg. 3,5
Femmina Kg. 3,0
Maschio Kg. 4,1
Femmina Kg. 3,6

Maschio Kg. 3,5
Femmina Kg. 3,0

Peso minimo dell’uovo

g. 70

g. 70

Colore del guscio dell’uovo

Bianco fino a giallastro.

Bianco fino a giallastro.

Anello

Per i due sessi mm. 18

Per i due sessi mm. 18

Leggendo la tabella sembra che si sia fatto tutto il possibile per ottenere l’uno l’inverso dell’altro.

Per un buon giudizio ed una corretta selezione è bene avere ben presenti le due tipologie e considerarle a tutti gli effetti due razze diverse.
Le differenze diventano pertanto caratteristiche peculiari sia per l’una sia per l’altra razza.
Ambedue, nonostante la carnosità del loro aspetto, non devono avere la chiglia; nella tedesca i tarsi devono essere corti, ma non tanto da far strisciare il ventre.

Sempre deve essere presente, ma solo nella Pechino Tedesca, l’arricciatura del piumaggio nella parte superiore del collo; sarà invece difetto grave nell’americana.

La testa ben diversa nelle due razze deve essere arrotondata con guance ben sviluppate nella tedesca ed allungata senza guance evidenti nell’americana.
Deduco che l’Inghilterra, e di conseguenza la Germania, siano rimaste più vicine alla tipologia originale, anche se molti dubbi rimangono, specialmente sulla posizione.


Bibliografia:
  • John H. Robinson, Principal And Practice of Poultry Cultura, Boston, 1912

  • Harrison Weir, F.R.H.S., The Poultry Book, New York, 1913

  • Marchese G. Trevisani, Pollicoltura, 1929

  • Prof. Ferruccio Faelli, Animali da Cortile, 1923

  • Standard Tedesco

  • American Standard of Perfection

  • English Poultry Standard

  • Der Kleintier-Zuechter – Gefluegel Zeitung